Storia della Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola

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Il 21 giugno del 1903, una domenica – presumibilmente dopo la messa come si usava allora – 32 capifamiglia di Brendola si riunirono davanti al notaio nei locali all’ombra del campanile per dar vita alla Cassa Rurale Cattolica di Prestiti di Brendola.

A quel tempo Brendola era un centro rurale di 4.100 abitanti, in prevalenza fittavoli e piccoli proprietari. Lo scopo della società era il miglioramento morale ed economico dei suoi membri e ad essa partecipavano praticamente tutti i nuclei familiari.

La mutualità, la reale autogestione del credito, la solidarietà, la socialità sono state e sono ancora oggi aspetti essenziali dell’identità della nostra banca.

Nata per combattere e risolvere i problemi che soffocavano e bloccavano il mondo e l’ambiente agricolo, si è nel tempo evoluta avvicinandosi a nuovi gruppi sociali ed economici, pur mantenendo la propria ispirazione.

In sintonia con le nuove esigenze emergenti dalla comunità, ha continuato ad operare a stretto rapporto con la clientela favorendo giorno per giorno il decollo, la crescita e l’orientamento delle piccole e medie aziende con rapidità di risposte alle richieste, con procedure rapide e semplici e con servizi innovativi rivolti alla digitalizzazione e all’internazionalizzazione, curando la relazione personale con tutti gli stakeholders.

1° gennaio 2014 ha segnato una tappa storica, con la fusione per incorporazione con la BCC Campiglia dei Berici, presente nell’area Berica fin dal 1896, formando così un'unica grande realtà di Credito Cooperativo della provincia di Vicenza.