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12/05/2021
Consob e Banca d'Italia mettono in guardia contro i rischi insiti nelle cripto-attività

Consob e Banca d’Italia richiamano l’attenzione della collettività, e in particolare dei piccoli risparmiatori, sugli elevati rischi connessi con l’operatività in cripto-attività (crypto-asset) che possono comportare la perdita integrale delle somme di denaro utilizzate.
Il richiamo, che fa seguito ad analoghe iniziative già prese in passato, si rende opportuno in attesa che venga definito un quadro regolamentare unitario in ambito europeo.
Di recente anche le tre Autorità europee di supervisione, Eba, Esma ed Eiopa, richiamando il proprio avvertimento del 2018, hanno ribadito la natura altamente rischiosa e speculativa delle cripto-attività, avvertendo i consumatori di prestare attenzione agli elevati rischi connessi con l’acquisto e/o la detenzione degli stessi.
Da tempo si registra sul mercato un interesse crescente, a livello europeo e internazionale, verso le cripto-attività, come per esempio il Bitcoin.
In assenza di un quadro regolamentare di riferimento, l’operatività in cripto-attività presenta rischi di diversa natura, tra cui: la scarsa disponibilità di informazioni in merito alle modalità di determinazione dei prezzi; la volatilità delle quotazioni; la complessità delle tecnologie sottostanti; l’assenza di tutele legali e contrattuali, di obblighi informativi da parte degli operatori e di specifiche forme di supervisione su tali operatori nonché di regole a salvaguardia delle somme impiegate. Si segnala, altresì, il rischio di perdite a causa di malfunzionamenti, attacchi informatici o smarrimento delle credenziali di accesso ai portafogli elettronici.
Tali rischi assumono ora una maggiore rilevanza in relazione al diffondersi di forme di offerta attraverso il canale digitale che facilitano l’acquisto di cripto-attività da parte di una platea molto ampia di soggetti.

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