| ||
Il 25 marzo ha preso ufficialmente avvio il progetto promosso da Apindustria Confimi Vicenza, in collaborazione con la Prefettura di Vicenza e Diakonia Onlus, volto a formare operatori meccanici e saldatori, figure tra le più richieste nelle industrie beriche.
Il Veneto vanta una forte spinta industriale grazie alle numerose piccole e medie imprese che polano il territorio. Una spinta che richiede ingente forza lavoro e che oggi sembra non essere abbastanza. Una mancanza sempre più sentita e a cui il progetto si pone di dare una soluzione, facendo dei numerosi richiedenti asilo che arrivano nel nostro paese un’opportunità.
I rifugiati, alla ricerca di migliori condizioni di vita, spesso e volentieri faticano ad inserirsi nella società e a trovare lavoro a causa della barriera linguistica e delle limitate competenze professionali.
L’iniziativa, a cui abbiamo contribuito, ha l’obiettivo di favorire il loro inserimento socio-lavorativo attraverso l’erogazione di 2 percorsi formativi legati ai settori manifatturieri che caratterizzano il tessuto produttivo locale.
A tale formazione che prevede 76 ore in aula, saranno aggiunte ulteriori lezioni dedicate all’apprendimento della lingua italiana e della sicurezza sul luogo di lavoro oltre ad uno stage finale per mettere a frutto quanto appreso sui “banchi di scuola” e agevolare il loro inserimento in azienda.
Tra i partner anche l’Istituto San Gaetano, che realizzerà il percorso formativo mettendo a disposizione la sede e il personale docente.
I partecipanti, provenienti da Sierra Leone, Mali, Nigeria, ma anche dall’Ucraina, saranno selezionati dall’Onlus che si occuperà anche di monitorare il loro percorso nel progetto, offrendo supporto e assistenza dove necessario.
«Banca delle Terre Venete – spiega il presidente Gianfranco Sasso, nel suo ruolo di Banca del Territorio, ha condiviso il progetto "Accoglienza e Lavoro" promosso da Apindustria Vicenza ed ha contribuito allo stesso con un significativo importo, ritenendo questa azione coerente sia con il proprio principale obiettivo di dare sostegno all’economia reale del nostro territorio, sia con il Piano di Sostenibilità che impegna la Banca verso le nuove generazioni, favorendo in questo modo l’inserimento nel mondo del lavoro anche dei richiedenti asilo».
Un progetto lodevole che ci insegna come dietro una difficoltà possa celarsi un’opportunità.