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29/11/2019 Prodotti e Servizi
La forza dell’economia circolare e gli strumenti per nuovi investimenti green

Il sistema economico sta cambiando, grazie ad una forte spinta “green”: nuovi valori, legati alla salvaguardia dell’ambiente, guidano gli obiettivi delle aziende e le loro azioni, modificando l’organizzazione e le modalità di produzione. La “green economy” è stata, in questi anni difficili, la migliore risposta alla crisi, una strada che guarda avanti e affronta le sfide del futuro incrociando la natura profonda della nostra economia: una rinnovata attenzione per la qualità e la bellezza e la coesione sociale, naturali alleate dell’uso efficiente di energia e materia, dell’innovazione, dell’high-tech. Il Decimo Rapporto “GreenItaly”, curato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere, contiene uno studio su oltre 300 storie di economia circolare e analizza i dati degli ultimi anni.

Sono oltre 432 mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi, con dipendenti, che hanno investito nel periodo 2015-2018, o prevedono di farlo entro la fine del 2019, in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. In pratica quasi un’azienda italiana su tre, il 31,2% dell’intera imprenditoria (agricoltura esclusa). E nel manifatturiero sono più di una su tre (35,8%). Solo quest’anno, quasi 300 mila aziende hanno investito, o intendono farlo entro dicembre, sulla sostenibilità e l’efficienza. La nostra regione si colloca al secondo posto a livello nazionale, con 42 milioni di euro di investimenti, dopo la Lombardia, che ne registra invece quasi 78 milioni.

L’Italia è la superpotenza europea nell’economia circolare con il 79% di rifiuti totali avviati a riciclo e presenta un’incidenza ben superiore rispetto a tutti gli altri grandi Paesi europei: la Francia è al 55%, il Regno Unito al 49%, la Germania al 43%.

Le 10 edizioni di “GreenItaly” dimostrano come l’attenzione alla sostenibilità e all’ambiente del sistema economico italiano sia cresciuta anno dopo anno, traducendosi in maggiore produttività e competitività e, non ultima, in una aumentata capacità di innovazione e di export. Nel rapporto si afferma che a questa accelerazione stanno contribuendo molto le imprese dei giovani under 35: il 47% di loro ha fatto eco-investimenti, contro il 23% degli altri. Infine, il rapporto evidenzia che nei prossimi 5 anni l’economia circolare e sostenibile offrirà una opportunità di lavoro su 5, sia nel settore privato che in quello pubblico. La svolta dell’economia italiana verso la sostenibilità e l’ambiente è in pieno svolgimento e l’Italia è in anticipo rispetto alle altre economie europee. Anche il nostro territorio sente l’esigenza di investimenti green: per rispondere a questa spinta, Banca delle Terre Venete mette a disposizione il “Mutuo Impresa Green”, un finanziamento a condizioni competitive, rivolto alle imprese che vogliono concretizzare l’attenzione al risparmio energetico e alla riduzione dell’inquinamento, investendo nella mobilità elettrica, nei pannelli fotovoltaici o nella coibentazione degli spazi, per fare alcuni esempi.